Come professionista IT la mia storia evolutiva nel mondo dell'informatica può essere esplicativa.
"Figlio d'arte" (mio padre era un dirigente di IBM) sono cresciuto a "pane e computer". Già durante il liceo ho frequentato corsi di "introduzione alla programmazione di computer" e di Assembler presso Honeywell cominciando a destreggiarmi sui mainframe in modo occasionale.
In seguito ho deciso di affiancare all'università un impegno part-time con il centro servizi Siced. Scelta che nel giro di un paio d'anni diventò quella fondamentale.
Ho iniziato come assistente di programmatori, ma in breve tempo ho avuto l'occasione di avere alcuni incarichi importanti , come lo sviluppo di programmi per l'MRP di produzione industriale. Il mainframe intanto era diventato un Siemens.
In seguito come responsabile tecnico ho affrontato una nuova tecnologia: i minicomputer (Hp 1000). Si trattava non solo di sviluppare su un sistema innovativo pilotato da terminali video, ma anche di interfacciare hardware eterogenei e di affrontare queste novità con il linguaggio Fortran.
Gli anni 80 mi hanno coinvolto nella più impegnativa progettazione e relativo sviluppo della mia carriera: il sistema ERP transazionale per l'industria che abbiamo battezzato Thor. Si basava su un database gerarchico e l'interazione con gli utenti era completamente in real-time. Un sistema adottato da importanti aziende fino al 2006.
Negli anni 90 come AD di Siced software&services sono stato responsabile tecnico e commerciale. Ho cominciato a differenziare la focalizzazione da mainframe a sistemi open, quindi in primo luogo Linux e dal 1995 verso sistemi cross-platform in client-server (Uniface).
Con gli anni 2000 tutta l'attività fu spostata su sistemi open , compreso l'ERP del nostro più importante cliente della GDO: la A&O. Vari progetti innovativi furono ideati e sviluppati da me e il mio team di collaboratori , ma nel 2008 la realtà competitiva per le piccole software-house era completamente cambiata ed ho scelto di chiudere la società.
Dal 2008 al 2011 ho comunque continuato a sviluppare progetti come libero professionista in collaborazione con partners storici, utilizzando varie tecnologie in vari ambiti applicativi. I progetti erano più di nicchia, in quanto la media industria ed il retail erano ormai terreno di caccia delle big companies dell'IT.
Nel
2012 ho deciso di investire nelle tecnologie legate al mobile,
convinto , come oggi, che questa sia la nuova frontiera di
interazione dell'Utenza con l'IT.
Ritengo
che queste modalità, oggi impersonate dagli smartphones e dai
tablets e che diventeranno in futuro smartwatches, smartglasses o
quant'altro di più o meno indossabile, si confermino sempre più una
delle strade principali dell'IT.
Nondimeno
negli stessi anni ho ritenuto strategica la nascente IOT ed ho
investito molto nelle tecnologie wireless open che la
contraddistinguono, come ZigBee e BLE. Ho inoltre trovato interessanti
tecnologie cross-platform anche nel campo mobile come B4X
di Anywhere Software, un framework Java di grande linearità ed
efficacia nello sviluppo di app native per mobile e desktop.